La Regina del blues Koko Taylor si è spenta il 3 giugno, all'età di 80 anni, nella sua casa di Chicago per le complicazioni seguite ad un intervento chirurgico subito lo scorso maggio per curare un'emorragia gastrointestinale.
Nata Cora Walton da una famiglia di raccoglitori di cotone dei dintorni di Memphis, TN, il 28 settembre 1928, Koko, così soprannominata per il suo per il cioccolato, si innamorò della musica gospel in tenera età. Nel 1952 con il suo futuro marito, Robert "Pops" Taylor, partì alla volta di Chicago con “thirty-five cents and a box of Ritz Crackers.” Iniziarono a frequentare i clubs di musica blues e incoraggiata dal marito Koko incominciò a cantare con le migliori bands della città. Una sera del 1962 venne avvicinata da Willie Dixon, famoso compositore ed arrangiatore, che, estasiato dalle qualità vocali di Koko le aprì le porte della Chess Records, le fece firmare un contratto e le produsse singoli ed un paio di album prima di ottenere successo planetario con Wang Dang Doodle, nel 1965
Con la vendita della Chess Koko approdò alla Alligator Records nel 1975 per la quale incise I Got What It Takes. Nel corso di oltre 40 anni di carriera Koko ha raccolto tutti i più importanti riconoscimenti sia in termini di premi, dischi venduti ed apprezzamento da parte di altri artisti, distinguendosi fra le poche donne nell'ambito del mondo blues dominato dagli uomini.
Ha diviso il palco con artisti del calibro di Muddy Waters, Howlin’ Wolf, B.B. King, Junior Wells e Buddy Guy così come di rockstars quali Robert Plant e Jimmy Page.
Ha tenuto il suo ultimo concerto il 7 maggio poco prima di ammalarsi.
Ciao Koko.
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