sabato 5 dicembre 2009

Going Down South


verso la fine del tour del ’69, dal 2 al 4 dicembre, i Rolling Stones “sparirono” per un breve periodo … fecero base all’holiday inn di sheffield in alabama per dedicarsi ad a una seduta di sessions, su suggerimento di jim dickinson, apprezzato session man dell’area, ai muscle shoals studios, una fattoria semi abbandonata chiamata The Burlap Place, dove già aretha franklin e altre star del giro soul e r&b avevano registrato brani immortali.
secondo jimmy johnson, ingegnere del suono degli studios, verso l’una di notte gli stones iniziavano a girare a palla, davano il loro meglio … prima canzone che fu incisa you gotta move (la sto ascoltando proprio ora) già proposta dal vivo nel corso del tour ma dai soli jagger e richard mentre ora se ne voleva fare una versione con la band tutta … dopo circa 20 take keith sostituì il dobro national con una 12 corde (!!!), bill si sedette al piano elettrico per i bassi, mick II ci mise più melodia e mick cantò storpiando l’accento sudista che aveva sentito dagli annunci all’aeroporto… cibo speziato, whiskey e erba in quantità …
quindi brown sugar … mick spiegò la parte musicale a keith e compose i versi al momento, grande … le prime take mancavano di sporcizia secondo mick “it should be fuckin’dirty” finchè keith prese in mano una gibson sg nera (dove cazzo la tenevi sta chitarra …) che collegata al pulito di un fender twin amp perfettamente si accoppiò alla stratocaster di mick II … il verso hear him whip the women mick lo cantò la prima sera ma la sera seguente cantò You should have seen him … jim dickinson, estasiato dalle liriche di jagger fece presente la cosa a charlie il quale insistette affinchè lo facesse notare a mick … “oh yeah, that’s right” ...
wild horses… avendo stu deciso che gli accordi in minore non avrebbero fatto per lui pianista di boogie già solo dopo essere venuto a conoscenza della chiave musicale, mick decise che sarebbe stato jim il pianista. questi si sedette al piano a muro, dove i boys tenevano inboscata la roba, e suonò una melodia alla Floyd Cramer … mick chiese “ keith, what do you think of the piano?” e keith “God bless him It’s the only thing I like!” …
A sottolineare il clima di semiclandestinità dei nostri, una cameriera in hotel chiese se facevano parte di una band. Bill rispose “Martha Reeves and the Vandellas!”. La ragazza scoppiò il chewing gum e senza battere ciglio servì il piatto della casa ...

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